La questione del narcisismo in psicoterapia
Freud riteneva che tutta l’energia libidica fosse inizialmente diretta verso il Sé, attraverso una dinamica di “narcisismo primario” che andava
Freud riteneva che tutta l’energia libidica fosse inizialmente diretta verso il Sé, attraverso una dinamica di “narcisismo primario” che andava
Nel momento in cui scrivo, se si digita “psicoterapia” sul motore di ricerca Google compaiono circa 150000000 risultati, un numero
Le idee più importanti per un approccio psicoanalitico al gruppo sono state elaborate in un arco di tempo di circa
read more Il contributo di Freud allo studio dei fenomeni gruppali
La tendenza interpretativa del fenomeno della net addiction è quella di circoscriverlo al mondo pre-adolescenziale o adolescenziale, ma la verità
Alcuni segnali definiscono in modo piuttosto semplice un abuso dei canali internet: la quantità di ore passate sui social network,
Il dipendente affettivo è invischiato in un’incontenibile angoscia di separazione, di solitudine e di distanza; presenta all’osservazione clinica forti sensi
Il contributo di Freud allo studio dei gruppi Dall’accezione teorica di Claudio Neri, possiamo segnalare come le idee più importanti per un approccio psicoanalitico al gruppo siano state elaborate in un arco di tempo di circa cinquant’anni, quello che intercorre tra Totem e Tabù (1912/1913) di S. Freud ed Esperienze nei gruppi (1961) di W. R. Bion. Durante questo periodo ci furono molti cambiamenti nel modo di concepire il gruppo: tra il “gruppo-massa” di cui aveva parlato Freud e quello di cui si interessò Bion vi sono numerose e significative differenze (Neri, Gruppo, 1998). Lo studio che Freud intese operare sulle dinamiche dei gruppi, quindi, pur non rientrando in modo specifico nell’ambito della teoria e delle tecniche che caratterizzano le metodologie gruppoanalitiche (come al contrario accade per la metodologia inaugurata da W.Bion) dimostrano indiscutibilmente un alto valore metapsicologico e speculativo. In primo luogo, il saggio “Psicologia delle masse e analisi dell’Io”, opera in cui Freud si propose di dare risposta
Che cosa è un gruppo? Ci sembra necessario premettere una riflessione, il più possibile sintetica e coerente, che aiuti a definire cosa sia un “gruppo”. Consapevoli dei rischi che occorrono in ogni tentativo di sintesi, in primo luogo è ovvio affermare che il “gruppo” può essere studiato attraverso diversi orientamenti di ricerca, sostanzialmente compatibili tra loro. Nell’ambito psicologico la scelta di fornire una definizione coerente e condivisibile di “gruppo” espone sempre a due tipi di rischi concettuali, allo stesso tempo uguali e opposti. Se si opta per una definizione complessa della fenomenologia e della natura della gruppalità, il pericolo è quello di creare confusione tra i diversi livelli interpretativi che rispondono alla diversità delle discipline scientifiche – sociologia, antropologia, filosofia, psicologia – e che danno visioni e comprensioni dell’oggetto in esame spesso apparentemente inconciliabili. In un secondo caso, quando si cerca di fornire invece una “definizione operativa” e quindi “satura” del concetto di “gruppo”, l’inevitabile errore potrebbe essere quello di